giovedì 30 ottobre 2008

Quiche con melanzane grigliate, mozzarella e pomodorini


Vi avevo già pre-annunciato che vi avrei propinato una serie di torte salate dietro l'altra...ed eccone un'altra!!!

Alla fine cercherò di dirvi quale mi è piaciuta di più, comunque questa è veramente buonissima!

Non sto cucinando moltissimo in questo periodo perchè sono poco a casa purtroppo, però oltre alle torte salate sto anche sperimentando dei piatti deliziosi presi da alcune riviste (in particolare Sale e Pepe) che presto pubblicherò.

Il problema sono le foto...già io faccio di mio pietà, la macchina fotografica lacrima ogni volta che la apro...ma la luce ora alle quattro del pomeriggio già non c'è più e io la sera faccio le foto al buio totale!!! Un disastro!

Accetto consigli....please!

Ingredienti:

1 pasta sfoglia
melanzane grigliate (anche surgelate)
pomodorini pachino q.b.
2 mozzarelle
parmigiano grattuggiato
basilico a pezzetti
sale e pepe

Tagliare una quindicina di fette di melanzane grigliate a tocchetti, aggiungere i pomodori pachino tagliati a metà, le mozzarelle a toccchetti, una bella manciata di parmigiano abbondante, del basilico a pezzettini, sale e pepe a piacere.
Distribuire il tutto nella pasta sfoglia precedentemente inserita nella teglia.
Infornare a 180° per 25/30 min.
Giù

martedì 28 ottobre 2008

Salone del Gusto e Presìdi Slow Food



I "miei" presìdi:

La roveja è un piccolo legume simile al pisello, dal seme colorato che va dal verde scuro al marrone, grigio. Nei secoli passati era coltivato su tutta la dorsale appenninica umbro-marchigiana, in particolare sui Monti Sibillini, dove i campi si trovavano anche a quote elevate: la roveja è resistente anche alle basse temperature, si coltiva in primavera-estate e non ha bisogno di molta acqua. Cresce anche in forma spontanea, lungo le scarpate e nei prati, ma nei secoli passati era protagonista dell'alimentazione dei pastori e contadini dei Sibillini con altri legumi poveri quali lenticchie, cicerchie, fave. [...] Oggi è stata pressochè abbandonata ovunque e resistono solo pochi agricoltori nella val Nerina, in particolare a Cascia dove, in una località chiamata Preci, c'è una fonte detta dei rovegliari. In questa vallata la roveja si semina a marzo a un'altitudine che va dai 600 ai 1200 metri e si raccoglie tra la fine di luglio e l'inizio di agosto.
Il Presidio
Come per la produzione di lenticchie a quote elevate e in aree impervie, anche nel caso della roveja la raccolta è molto faticosa e difficoltosa: gli steli sono lunghi, superano abbondantemente il metro di altezza, e sono facili all'allettamento, rendendo così quasi impossibile l'impiego della mietitrebbia meccanica. [...] Occorre lavorare chinati e ovviamente ci vuole molto tempo. Questo ha scoraggiato la coltivazione della roveja e anche l'abbondono degli antichi legumi minori ha contribuito a far sì che quasi nessuno oggi conosca più questo piccolo ma gustoso pisello, dal sapore che ricorda vagamente la fava. Il Presidio coinvolge quattro piccoli produttori di Civita di Cascia che hanno recuperato il seme antico e si propone di diffondere la conoscenza di questo legume e coinvolgere altri coltivatori che al momento producono solo per autoconsumo.
Tratto da qui. Qui trovate qualche ricetta.



A poco più di 100 km dal Golfo del Messico, la foresta calda e umida della Chinantla - una delle sedici regioni in cui è diviso lo stato di Oaxaca - offre le condizioni ideali per la coltivazione della vaniglia. [...]La Chinantla è l'unica regione del mondo in cui si possa trovare la vaniglia in forma selvatica ed è la zona della sua maggiore diversità genetica [...]
Il PresidioIl Presidio è partito da Rancho Grande, una comunità di circa 200 persone guidata dall'agronomo Raúl Manuel Antonio che, grazie a un'organizzazione straordinariamente efficiente e alla capacità di puntare su produzioni agricole di qualità (caffè e vaniglia in particolare), ha ricevuto, nel 2000, il Premio Slow Food per la Biodiversità. Per leggere l'intero articolo, cliccate qui.


Le difficoltà colturali e i costi di produzione dovuti prevalentemente alla manodopera per la raccolta hanno determinato un fortissimo calo di attenzione per la coltura del cappero. Non esiste alcuna seria possibilità di meccanizzazione delle operazioni di raccolta che vengono ancora oggi effettuate manualmente, e risultano molto faticose per la particolare conformazione della pianta.La rusticità della specie, la sua diffusione frequente ma non razionale, la rarità di specifici impianti, fa sì che il prodotto, pur essendo molto apprezzato dal punto di vista qualitativo, corra seri rischi di abbandono. Solo un’attività di promozione e di collaborazione con tutti i produttori, spesso legati a poche piante in condizione promiscua, sembra essere in grado di rivitalizzare un prodotto che per tradizione colturale, paesaggio isolano e cultura contadina esprime al meglio i connotati di questo straordinario territorio.
Area di produzione
Isola di Salina (provincia di Messina)
Prossimamente: Pasta 'i cappari i pummamuredda


La forma è quella di una pagnotta rotonda, che in siciliano si chiama vastedda, la crosta è dura e color caffè (cosparsa di semi di sesamo), la pasta è morbida e giallo grano. Celebre in tutta la Sicilia, il pane di Castelvetrano è diventato negli anni sempre più raro e ha rischiato addirittura di scomparire per la sua particolarità di essere cotto esclusivamente nei forni a legna e di essere prodotto con grani siciliani macinato a pietra.
Il suo colore deriva dalla materia prima. Si impasta miscelando due farine, quella di grano duro siciliano e quella ricavata da un’antica popolazione di frumento locale, la tumminìa, entrambi integrali e moliti con macine a pietra naturali. Ed è proprio grazie alla rarissima tumminìa che il pane di Castelvetrano diventa nero e straordinariamente dolce e gustoso, con profumi intensi e un particolare aroma di tostato. Gli altri ingredienti sono acqua, sale e lievito naturale (lu criscenti, la madre). Prima della cottura l’impasto deve lievitare a lungo.
Ogni fornaio ha un vecchio magazzino ben areato dove far seccare la potatura degli olivi. Le fronde servono per alimentare i forni di pietra. Il fuoco – vivace e brillante – arroventa le pareti e la temperatura, nel punto più alto, raggiunge i 300°C. A fiamme spente si ripulisce accuratamente il forno con una scopa di palma nana (curina) dal manico molto lungo e si inforna il pane, che cuoce lentamente e senza fuoco diretto via via che la temperatura decresce. Quando il forno si è raffreddato, il pane è cotto.
[...] Quando è fresco ha note tostate nettissime al naso, quasi di malto e di mandorla tostata, che si uniscono al leggero sentore aromatico del legno di olivo al cui fuoco viene cotto.
Per maggiori informazioni cliccate qui e qui.



Soltanto qualche contadino di Serra de’ Conti ha continuato a coltivare nell’orto di casa la minuta e saporita varietà marchigiana, salvandola dall’estinzione definitiva. Pochi anni fa questo antichissimo legume era quasi scomparso [...] Lo ha salvato un gruppo di giovani agricoltori riuniti ne “La bona usanza”, un’associazione di Serra de’ Conti.
Area di produzione
Comune di Serra de’ Conti (provincia di Ancona).

Qui trovate un ricettario. Prossimamente: Zuppa di cicerchia, Spaghetti di farro con cicerchia e Purea di cicerchia...

Per ulteriori informazioni, rimando al sito ufficiale dei Presìdi Slow Food
Cat

mercoledì 22 ottobre 2008

La mia torta di mele... ovvero la raccolta di ricetta di Essenza di Vaniglia


Partecipiamo con grande piacere alla già corposissima raccolta di ricette di Essenza di Vaniglia. Ecco le nostre ricette:





Crostata-crumble di mele









La apple pie di Johnny Appleseed






Tortino di mele e cannella

Muffin alle mele e cannella

Torta di mele che piace anche a chi di solito non la ama.

Crostata-crumble di mele



A proposito di mele, ecco una crostata molto genuina. Per la base potete utilizzare la vostra ricetta preferita di pasta frolla (se, invece, preferite un gusto meno dolce e più leggero, seguite le mie dosi). Ho sempre usato le mele renette nei dolci, ma ho da poco scoperto che anche le altre varietà danno ottimi risultati. In questo caso ho usato la varietà Golden (una mela comunissima, ma anche una delle mie preferite) che in cottura si scioglie fino quasi a diventare una crema.

Ingredienti per una tortiera da 24-26 cm:

Pasta:

Pasta frolla fatta con circa 400 gr di farina oppure

400 gr di farina 00

180 gr di burro

120 gr di zucchero

1 uovo intero + 2 tuorli (quantità che può variare in base alla grandezza delle uova)

un pizzico di sale

Per il ripieno

3-4 mele Golden

50 gr di zucchero

1 cucchiaio di fecola


Preparazione

Disponete a fontana la farina con un pizzico di sale. Aggiungete il burro freddo tagliato a pezzetti e lavorate con la punta delle dita fino ad ottenere un composto sbriciolato. Aggiungete lo zucchero e amalgamatelo. Disponete il composto a fontana e incorporate le uova. Stendete la pasta in un disco con il quale fodererete una tortiera ricoperta da carta forno (lasciate che la carta forno sbordi leggermente almeno su due lati in modo da riuscire a sformare con più facilità la torta). Fate salire la pasta lungo i bordi e tagliate la pasta in eccesso (che va lasciata riposare in frigorifero e che servirà per ricoprire la torta di briciole). Lasciate riposare in frigo la tortiera foderata con la base della torta per 30 minuti.

Trascorsi i 30 minuti, ho proceduto con la cottura in bianco della torta (in forno caldo a 180° per circa 15 minuti), ma potete anche saltare questo passaggio, allungando il tempo di cottura totale. Fino a poco tempo fa, eseguivo la cottura in bianco rivestendo la torta con carta forno e lenticchie secche. Ultimamente, invece, la rivesto semplicemente con un foglio di alluminio (l'ho visto fare da Salvatore de Riso!).

Nel frattempo ho sbucciato e tagliato a cubetti le mele (che ho mescolato con lo zucchero in una terrina).

Versate le mele+zucchero nella base precotta. Prendete la pasta lasciata riposare nel frigo e sbriciolatela sopra le mele.

Cuocete per circa 40 minuti a 180°.



p.s. La tortina sulla sfondo è della mia cognatina Robi e appena avrò la ricetta la pubblicherò.


Cat

lunedì 20 ottobre 2008

La apple pie di Johnny Appleseed



"Apple pie" non fa rima solamente con nonna Papera, ma anche con questo simpatico giovanotto di nome Giovannino Semedimela. Una volta ascoltata la sua canzone non potrete fare a meno di fischiettarla, mentre trotterellerete verso il davanzale esterno della finestra per far raffreddare la torta. Per una volta... al bando la gratella!




La ricetta l'ho presa dal libro Ricette da fiaba, che mi ha
regalato la mia amica Simona. La prossima volta vorrei provare a realizzare il tipico "volant" che circonda le apple pie dei cartoni animati.


Rispetto alle dosi riportate qui sotto (che sono quelle del libro), io le ho dimezzate (per una tortiera del diametro di 22 cm), senza dimezzare però la dose dell'acqua e dello zucchero della pasta.





Ingredienti

Per la pasta:

600 gr di farina 00

2 cucchiaini di zucchero

1/2 cucchiaino di sale

240 gr di burro a cubetti

6 cucchiai circa di acqua fredda

Per il ripieno:

5-6 mele

240 gr di zucchero di canna

cannella q.b.

1 cucchiaio di farina

Per la superficie:

1 tuorlo d'uovo


Preparazione

Setacciate la farina, lo zucchero e il sale. Aggiungete il burro e amalgamate fino ad ottenere un impasto sbriciolato.

Aggiungete i cucchiai di acqua fredda e impastate fino ad ottenere una palla. Se necessario, aggiungete ancora un po' d'acqua. Dividete la pasta in due porzioni (una leggermente più grande dell'altra). Stendetele con il mattarello in due cerchi. Ricoprite il cerchio più piccolo con la pellicola da cucina e lasciatelo riposare in frigo per una mezzoretta. Con il cerchio più grande foderate la tortiera (imburrata e infarinata o rivestita da carta forno), salendo anche lungo i bordi, ricopritela di pellicola e lasciatela riposare in frigo.
Preriscaldate il forno a 200° C.
Mettete nel forno preriscaldato la tortiera con la base di pasta e fatela cuocere per 12-15 minuti circa.
Lavate, sbucciate e tagliate a fettine sottili le mele. Mettetele in una terrina, mescolandole con 180 gr di zucchero di canna , la cannella e la farina.

Togliete dal forno la tortiera, lasciatela raffreddare per alcuni minuti. Aggiungete il composto di mele. Coprite con il secondo cerchio di pasta, arricciando i bordi (o se ci riuscite creando dei volant).

Sbattete il tuorlo d'uovo con il restante zucchero. Spennellate la superficie della torta e incidete alcuni tagli (come nella foto). Mettetela nel forno preriscaldato e fate cuocere per 12 minuti a 200°, abbassate la temperatura a 180° e proseguite per 25 minuti circa.

Cat

venerdì 17 ottobre 2008

Quiche zucchine, provola e prosciutto


Le quiche sono una vera malattia per me...potrei farne una al giorno e mangiarle sempre con estremo gusto come se fosse la prima! Questa pur essendo nata come esperimento (e non come svuota-frigor!!!) è venuta una bontà! Ve la consiglio assolutamente!
L'unica cosa, la prossima volta la pasta la farò a mano...tutta un'altra cosa rispetto alla seppur comodissima pasta sfoglia pronta Buitoni!!!!!!!
Ragazze preparatevi....perchè in frigor ho ingrdienti x altre 2 quiche!!!!!! eheheh
Buon week end a tutti!!!!!!!!


Ingredienti:
1 pasta sfoglia integrale o rustica
2 zucchine
200 gr ricotta fresca
90 gr prosciutto crudo

provola calabrese q.b.
parmigiano grattuggiato q.b.
1 uovo
aglio
sale, pepe



Tagliare a rondelle le zucchine e farle saltare in padella con un pò di olio e una fesa d'aglio per 10 minuti circa. Salare e pepare.
In una capiente ciotola versare la ricotta, i dadini di provola calabrese (una bella manciata), il parmigiano, l'uovo precedentemente sbattuto con un pizzico di sale e formaggio, il prosciutto tagliato a listarelle e infine le zucchine saltate.
Disporre la pasta sfoglia su una tortiera e versarvi la farcitura preparata.
Infornare a 200° per 25 minuti circa.

Giù

martedì 14 ottobre 2008

Finta caponata


Finta, perché la vera caponata prevede che tutte le verdure siano fritte, mentre in questo caso sono state semplicemente stufate.

Anche se ho preso la ricetta da una rivista di cucina, alla fine ho fatto tutto ad occhio, comunque vi riporto le dosi esatte indicate dalla ricetta:



Ingredienti per 4 persone
3 melanzane violette
un peperone giallo
un pepeorene rosso
una cipolla di Tropea
20 gr di uvetta
20 gr di pinoli
un cuore di sedano
un cucchiaio di capperi sotto sale
3 dl di passata di pomodoro
un dl di aceto di mele
un cucchiaino di zucchero
un mazzetto di basilico
olio evo
sale



Preparazione

Mettete i capperi a bagno in una ciotola con acqua calda.
Mettete l'uvetta a bagno in una ciotola con acqua calda.
Lavate i peperoni, toglieti i semini e tagliateli a tocchetti.
Lavate le melanzate, eliminate il picciolo e tagliatele a dadi.

In una padella calda, cuocete i peperoni con un pizzico di sale e cuocete a fiamma alta per 5 minuti mescolando spesso. Metteteli da parte.
Nella stessa padella cuocete le melanzane per una decina di minuti.

Sbucciate la cipolla, affettatela e stufatela in un'altra padella con un cucchaio d'olio e un decilitro d'acqua per una decina di minuti. Salate, unite il sedano a tocchetti, i capperi sciacquati, l'uvetta, i pinoli e la passata.

Cuocete la salsa coperta per 10 minuti. Unite le verdure cotte e cuocete a fiamma bassa per 15 minuti. Aggiungete l'aceto e lo zucchero, mescolate e fate cuocere per altri 10 minuti a fiamma bassa. Poi salate e fate intiepidire. Profumate con il basilico e servite la caponata tiepida o fredda.

Cat

giovedì 9 ottobre 2008

Rondelle di manzo con rucola e pere


Sale&Pepe ormai è diventata la mia primaria fonte di ispirazione culinaria, per cui anche oggi vi propino un piatto preso dal numero di settembre che noi abbiamo apprezzato moltissimo!
Il connubio delle pere condite con una vinaigrette di olio, succo di mela, aceto sale e pepe conferiscono al piatto un sapore speciale! Da provare assolutamente!!!


Ingredienti (per 4 persone)
700 gr di fettine di manzo per tagliata
120 gr di pancetta affumicata a fettine
1 dl di vino bianco
1 spicchio di aglio
1 bicchierino di brandy
1 foglia di alloro
succo di mela
2 pere
120 gr di rucola
aceto bianco
olio e.v.o.
sale
pepe in grani



Battete leggermente le fettine di carne e mettetele in una pirofila; bagnatele con il vino bianco e il brandy, unite lo spicchio d'aglio a fettine, qualche granello di pepe pestato e la foglia di alloro spezzettata, irrorate con un filo di olio e fate marinare per circa 20 minuti. Sgocciolate le fettine dalla marinata e adagiatevi sopra una o due fettine di pancetta; arrotolatele formando un involtino e tagliatelo a tronchetti di circa 2 cm.
Infilate i rotolini su rametti di rosmarino o in alternativa su spiedini di legno e avvolgete gli aghi con un pezzetto di carta di alluminio.
Scaldate una piastra e cuocetevi gli spiedini un minuto per lato, salandoli e bagnandoli con poco succo di mela.
Lavate e asciugate le pere, poi tagliatele a fettine sottili; spezzettate le foglie di rucola e riunitele in una terrina insieme alle fettine di pera; condite con una vinaigrette preparata emulsionando 6 cucchiai di olio, 2 cucchiai di succo di mela, uno di aceto, sale e pepe.
Giù

lunedì 6 ottobre 2008

Cornetti di Claudia e Marika... e Anna Moroni


Ringrazio la mia amica Claudia per questa splendida ricettina, che non ho ancora sperimentato, ma che proverò quanto prima. La ricetta è presa dalla Prova del Cuoco. Marika, vicina di casa di Claudia, ha accuratamente trascritto la ricetta, mentre Claudia, munita di macchina fotografica, mi ha fatto uno splendido reportage! L'impasto è senza zucchero, ma può essere usato sia per le preparazioni salate (come in questo caso) che per quelle dolci (basterà aggiungere una farcia dolce, tipo marmellata o crema di nocciole). Questa è la versione salata con ricotta e prosciutto. Io proverò con una farcia di provola affumicata e speck ;)


Ingredienti
Pasta:
farina 250 g
burro fuso o ammorbidito 125 g
1 vasetto yogurt intero bianco
1 bustina lievito per dolci
sale (un pizzichino nel caso della versione dolce)

Farcia: a fantasia

Preparazione
Impastare tutti gli ingredienti.
Stendere la pasta in una sfoglia rotonda.
Tagliare la pasta a spicchi, come se si stesse tagliando una pizza.
Mettere al centro del triangolo un po' di farcia e arrotolare la pasta formando un piccolo croissant.
Spennellare i croissant con l'uovo sbattuto e infornare a 180° per 20 minuti.

Aggiornamento 19/10/2008: li ho fatti anch'io! Sono buonissimi! Li ho riempiti di feta e speck. Io ho diviso la pasta in due cerchi in modo da ottenere dei cornetti più piccoli.


Cat

venerdì 3 ottobre 2008

Torta friulana



Questa torta meravigliosa l'ho presa da Sale & Pepe di settembre. Ve la consiglio assolutamente, perchè è davvero deliziosa e, come tutte le ricette della rivista, di facile esecuzione.
Il consorte, che non ama le torte salate, se l'è pappata tutta!!!

Vi lascio alla ricetta e nel frattempo io la mando a Tulip per il club di S&P!!!


Ingredienti (per 6 persone):

300 gr di farina
150 gr di burro
un bicchierino di grappa friulana
150 gr di montasio fresco
50 gr di montasio stagionato
100 gr di ricotta
100 gr di prosciutto crudo San Daniele
2 uova
2 rametti di timo
burro e farina per lo stampo
sale e pepe


Fare la pasta, raccogliendo la farina sulla spianatoia, unire un pizzico di sale e il burro a pezzetti e amalgamare gli ingredienti fino ad ottenere delle grosse briciole; unire 3-4 cucchiai di acqua, la grappa e impastare. Avvolgere la pasta nella pellicola e metterla in frigorifero.

Grattugiare i due tipi di montasio con la grattuggia a fori grossi. Tagliare il prosciutto crudo a fettine non troppo sottili, eliminare il grasso in eccesso, poi tagliare le fettine a pezzetti; sbattere leggermente le uova con un pizzico di sale e pepe.

Raccogliere in una terrina i formaggi, unite la ricotta e i pezzetti di prosciutto, incorporate le uova sbattute e mescolate bene con un cucchiaio di legno fiono ad ottenere un composto omogeneo; regolate di sale e profumate con le foglioline di timo.

Fate aderire bene la pasta stesa alle pareti interne dello stampo con tocchi leggeri delle dita per evitare di ammorbidirla troppo, poi passatevi sopra il mattarello in modo da tagliare via la parte che sborda (con i ritagli potrete preparare dei biscottini salati).

Trasferite il composto di formaggi e prosciutto nello stampo, livellate la superficie con una spatola e passate in forno già caldo a 180° per 45-50 minuti; a cottura ultimata sfornate, spolverizzate con il timo, lasciare intiepidire, sformare la torta su un piatto e servire.

Giù

mercoledì 1 ottobre 2008

Torta per il compleanno di Claudia, ovvero la ricetta del Pan di spagna e della Crema pasticcera


L'altro giorno, leggendo un post di Cookie, ho pensato che non avevo mai fatto il pan di spagna e che forse era arrivato il momento di lanciarmi in quella che può diventare la base di tante torte di compleanno. Ho seguito alla lettera i consigli di gennarino, sia per quanto riguarda il pan di spagna che per la crema pasticcera. La pasta di mandorle che ricopre la torta, invece, l'avevo comprata in vacanza in Francia.


Pan di spagna

I consigli per la buona riuscita del pan di spagna:

1 - Sbattere le uova e lo zucchero e un pizzico di sale con le fruste elettriche per almeno 20 minuti.

2 - Il composto di uova e zucchero è pronto se facendo scendere un filo di impasto dalla frusta elettrica questo non affonda immediatamente ma resta sulla superficie.

3 - La farina deve essere fatta scendere da un setaccio con delicatezza sul composto montato di uova e zucchero.

4 - La farina va incorporata con un cucchiaio di legno, con un movimento delicato dall'alto verso il basso.


Ingredienti per una tortiera da 26 cm:

6 uova,

180 gr di zucchero,

75 gr di farina,

75 gr di fecola,

un pizzico di sale.


Preparazione

Sgusciate le uova in una ciotola, aggiungete lo zucchero e un pizzico di sale. Sbattete con un frullatore elettrico per almeno 20 minuti. Per capire se il composto è pronto, fate cadere un po' di crema sul composto, se non affonda vuol dire che è pronto.

Aggiungete la farina e la fecola, versandole insieme a pioggia da un setaccio, e mescolarle delicatamente con un cucchiaio di legno, con un movimento dal basso verso l'alto.

Imburrate e infarinate una tortiera. Versate al centro dello stampo l'impasto, livellandolo bene dando un paio di colpi sul tavolo con la teglia piena.

Infornate a 150° per circa 40 minuti (io l'ho cotta 50 minuti). Prima di togliere la torta dal forno lasciatela riposare nel forno spento per una decina di minuti.

Lasciate raffreddare a testa in giù su una gratella.

Quando il pan di spagna si sarà raffreddato, tagliatelo a metà. Bagnate l'interno di ciascuna metà con acqua, zucchero (lo zucchero va sciolto nell'acqua calda) e alchermes o maraschino o altro liquore dolce.




Crema pasticcera

Ingredienti:

175 gr di zucchero

6 tuorli d'uovo

50 gr di farina

Mezzo litro di latte

1 stecca di vaniglia

1 pizzico di sale

30 gr di burro


Preparazione

Scaldate il latte sino all'ebollizione e unite la stecca di vaniglia tagliata in due per il lungo. Lasciate raffreddare coperto per una trentina di minuti. Togliete la stecca di vaniglia.

Sbattete in una casseruola i tuorli con lo zucchero e un pizzico di sale, unite la farina e il latte (raffreddato).

Fate cuocere il composto a bagnomaria o a fuoco bassissimo, finché la crema si sarà addensata. Ma non deve assolutamente bollire. Durante la cottura continuate a mescolare con un mestolo di legno, "grattando" anche il fondo della casseruola.

Quando la crema è pronta, toglietela dal fuoco, aggiungete il burro e mescolate bene (volendo anche , una volta tolta dal fuoco, il burro e mescolate bene.


Cat

Torta di carote

Ingredienti per una teglia da 22 cm 80 g di burro fuso lasciato raffreddare 80 g di mandorle tritate con un cucchiaio di zucch...