lunedì 14 dicembre 2009

Il primo compleanno




"Amore mio", questo post lo voglio iniziare così. Lo voglio dedicare a te. Che anche se non sai leggere, non posso non pensare a te mentre scrivo queste righe. Amore mio, tanti tanti tanti auguri di buon compleanno. La tua torta ho pensato dovesse essere un pan di spagna farcito con una crema al mascarpone e latte condensato, decorata con le caramelle che ti piacciono tanto. Ma la sera prima della festa, mi sono persa tra decine di ricette di pan di spagna a massa leggera, massa pesante e massa media e il risultato non è stato dei migliori. E anche queste poche righe non mi sembrano un granché. Più di qualsiasi torta e di qualsiasi parola, la cosa che mi riesce meglio è dirti "ti amo tanto". La tua mamma.

Torta paradiso (ovvero la torta di scorta) (ricetta di Pinella)

Ingredienti
250 gr di zucchero al velo
250 gr di burro molto morbido
150 gr di farina "00"
150 gr di fecola
100 gr di tuorli d'uovo (6)
100 gr di uova intere (2)
1-2 limoni grattugiati
1 bustina di vaniglia in polvere
10 gr di lievito per dolci


Preparazione

Tagliare il burro a pezzetti e montarlo benissimo a crema con le fruste, quindi aggiungere pian piano lo zucchero al velo e continuare a montarlo finchè il composto diventa sofficissimo. Battere le uova intere leggermente con una forchetta e a piccolissime quantità aggiungerle alla crema di burro. Fare lo stesso con i tuorli. Aggiungere la scorza del limone.

Setacciare la farina con la fecola, la vaniglia ed il lievito, quindi con una spatola o un cucchiaio di legno mescolarlo al composto dal basso verso l'alto per non smontarlo. Imburrare ed infarinare uno stampo per torta (o una teglia rettangolare 25x32). Versate il preparato nella tortiera ed infornate a 175-180°C finchè la torta è pronta. Ci vorranno circa 20-30 minuti. Lasciar raffreddare il dolce. Se lo volete lasciare cosi, basterà ricoprirlo solo di abbondante zucchero al velo. Se volete fare le tortine Paradiso, tagliate in due la torta. Montate circa 400 gr di panna e quando è quasi pronta aggiungete un paio di cucchiaini ben colmi di buon miele e continuate a mescolare finchè il miele è ben inglobato. Spalmate la torta con un bello strato di panna. Ricoprite con l'altra metà e premete con le mani per far aderire bene gli strati. Ponete in frigo per un paio d'ore perchè la panna si deve solidificare.

Cat

lunedì 23 novembre 2009

Cara Giu', tantissimi auguri di buon compleanno!!

Cara Giuli,
visto che in questo periodo ho pochissimo tempo per cucinare (mentre per mangiare il tempo lo trovo sempre, ehehe), ho pensato di chiamare Nigella per prepare una torta super golosa solo per te!
Cate

mercoledì 11 novembre 2009

Appuntamenti: Genuino Clandestino (Bologna)


Giovedì 12 novembre, c/o XM24, in via Fioravanti 24,
dalle 17.30grande mercato di CampiAperti a seguire:
ore 18.30 dibattito: presentazione di GENUINO CLANDESTINO, campagna per la libera lavorazione dei prodotti contadini
ore 20.30 cena di autofinanziamento:lasagne , sformato e pappardelle
ore 21 cinemino: We feed the world, (Austria, 2005) di Wagenhofer
Come un uomo sulla terra, (Italia, 2008) di Segre, Yimer e Biadene
Durante tutta la serata sarà presente il banchetto dell’associazione, che metterà a disposizione copie gratuite di “We feed the world”, sottotitolato in italiano.
Il mercato sarà allargato a tutti i produttori dell’associazione, e sarà quindi più grande del solito. Presente anche il banco di “Riprendiamoci il Pianeta”, materiale informativo su vaccinazioni, le scie chimiche e la privatizzazione dell'acqua.
Segnalato da Mari

giovedì 5 novembre 2009

Panini con uvetta e mosto cotto


Mi piace tantissimo fermarmi a guardare gli alimenti più particolari tra gli scaffali dei negozi o dei supermercati fornitissimi. Il più delle volte mi limito a guardare. E questo mi basta. Ma poi ci sono quelle volte in cui riesci a trovare quell'alimento che proprio ti serviva... Sì, mi serviva così tanto finché non è entrato nella mia dispensa... Come esiste la "maledizione" dei calzini spaiati (che si è impossessata anche degli antiscivolo della piccola), esiste anche quella del prodotto tantodesiderato-acquistato-maiutilizzato. E così ti ritrovi ad avere in dispensa dieci tipi di farina diversa, tranne la 00, che è praticamente l'unica che usi. E poi c'è quella piantina di aneto che tanto ti serviva perché tuo marito adoro il pesce affumicato con l'aneto (che vendono solamente in quel supermercato a 20 km da casa). E adesso se pensi che l'hai lasciato sul balcone (l'aneto, non il marito... ) senza usarne neanche mezza fogliolina... E poi c'è il mosto cotto della suocera che ti ha comprato visti i tuoi "uh, come mi piacerebbe averlo...". L'idea era quello di usarlo per i dolci (quanto mi piace sulle carteddate) e invece... Sì, ma oggi l'ho usato. Finalmente.


Panini al mosto di Anna Moroni
Ingredienti

500 g di farina 00
100 g di uvetta
3 cucchiai di mosto cotto
1 cucchiaio di zucchero
50 g di burro
20 g di sale

Per il lievitino :
25 g di lievito di birra
350 g di acqua
2 cucchiai farina


Preparazione
Mettete in ammollo in acqua tiepida l'uvetta.
Preparate la biga con il lievito, l’acqua e la farina e lasciarla crescere il doppio del volume. (Veramente a me è rimasto tale e quale... Quindi la prossima volta procederò subito con l'aggiunta degli altri ingredienti.)
Impastate in una ciotola il rimanente degli ingredienti e aggiungete la biga (io ho inserito tutto nella mdp. L'impasto, però, mi è risultato troppo molle e appiccicoso quindi ho aggiunto altri 100 g di farina circa. Ho impastato con la mdp e poi ho lasciato lievitare. La prossima volta proverò a mettere meno acqua).
Formate dei panini e lasciateli lievitare (io li ho lasciati lievitare direttamente sulla teglia del forno ricoperta da carta forno). Spennellate e infornare a 200° per 30 minuti.


Cat

lunedì 2 novembre 2009

E CRESCENDO IMPARI....

E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari..., la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose.......e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
(Anonimo)
giù

lunedì 26 ottobre 2009

Torta con le mele imburrate e infarinate di Alessandra Spisni



Ho copiato questa ricetta da una delle regine del mattarello bolognesi, in grado di far diventare un lenzuolo da corredo quel poco di pasta che io riuscirei a stento a trasformare in cinque copribottoni. Lei è Alessandra Spisni, della Vecchia Scuola Bolognese.

Nonostante la mezza bustina di lievito e i dieci minuti di sbattimento-uova, la mia versione risulta bassa e umida. Probabilmente quando incorporo le mele, le uova spumose si smontano e il lievito non si amalgama bene con il tutto. Ma... devo dire che mi piace così! Ogni volta che la faccio, le uova mi si smontano e il lievito non si amalga bene e quindi posso dire: Bene, mi è riuscita! Sì, perché questa torta anche se non si gonfia e anche se rimane umida (ma non cruda), mi piace proprio tanto!!
Torta di mele
Ingredienti
farina 150 g
burro 150 g
zucchero semolato 150 g
mele 500 g
uova 4
bustina di vaniglia 1
bustina di lievito in polvere ½
zucchero vanigliato 20 gr
un pizzico di sale

Preparazione
Lavare, pelare e pulire le mele e tagliarle a fettine sottili (aggiungo io, sottili sottili). Montare 4 uova con 150 g di zucchero, un pizzico di sale e 1 bustina di vaniglia (il composto deve risultare chiaro e spumoso. Direi almeno 10 minuti di fruste elettriche).
Setacciare 150 g di farina e ½ bustina di lievito in polvere. Sciogliere a bagnomaria 150 g di burro e attendere che si intiepidisca. Amalgamare le mele prima con il burro e poi con la farina. Aggiungere le mele imburrate e infarinate alla spuma di uova e amalgamare delicatamente con movimenti dal basso verso l'alto. (Veramente sul sito c'è scritto: "Amalgamare la farina con il burro e mescolare con cura.Unire al composto la spuma di uova e zucchero precedentemente preparata e le mele". La mia versione, invece, è quella che ho visto preparare dalla Spisni in tv).
Imburrare ed infarinare una teglia (oppure usare la carta forno stropicciata), versarvi l'impasto e cuocere in forno a 160° per 50 minuti (io, invece, ho fatto come diceva in tv, ovvero 40 minuti a 180°). Quando sarà cotta, lasciarla riposare nel forno spento ancora 5 minuti. Infine, cospargerla di zucchero a velo vanigliato.
Cat

giovedì 8 ottobre 2009

Dal quaderno delle zucche: Plum cake di zucca



Ingredienti:

100 g di purea di zucca

150 g di burro

180 g di farina

135 g di zucchero

3 uova

1 cucchiaino di lievito per dolci



Preparazione:

Montare il burro con 90 g di zucchero fino ad ottenere un composto soffice e gonfio. Poi, incorporare 3 tuorli, uno per volta, e la purea di zucca.

A parte montare a neve gli albumi insieme a 45 g di zucchero. Versare sul composto di zucca e amalgamare delicatamente con movimenti dal basso verso l'alto per non smontare gli albumi a neve.

Setacciare la farina con il lievito e versare a pioggia nel composto, amalgamando sempre con movimenti dal basso verso l'alto.

Versare in uno stampo da plumcake imburrato e infarinato. Cuocere per 40 minuti circa a 180 °.


Il Quaderno delle Zucche, Kellermann Editore, p. 75
Cat

mercoledì 23 settembre 2009

La provincia di Grosseto. Maremma!



Durata della vacanza: 4 giorni


Sistemazione: Appartamento presso l'Agriturismo il Bagnolo, Roselle, a 6 km da Grosseto.

Pro: Comodo per visitare la provincia di Grosseto (mare compreso); piacevole; campi di girasoli dove poter passeggiare (anche a cavallo); finestra sul lavabo della cucina con vista sull'uliveto.

Contro: se dovessi fare solo mare o solo entroterra sceglierei una soluzione più comoda; poco silenzioso (soprattutto di notte si sentono i rumori della strada vicina).



Quello che abbiamo visto: (Legenda: *=piacevole; **=imperdibile)


Area del Tufo:
Pitigliano** e la piccola Gerusalemme**:



e le Vie Cave** (qui potete scaricare la mappa), nella foto la via cava di S. Giuseppe:





Sovana* (la via cava di S. Giuseppe si trova sulla strada che collega Pitigliano a Sovana)










Zona collinare interna:





Scansano*










Cascate del mulino**, Saturnia (immagine presa dal sito TuttoSaturnia). Accesso al parcheggio (molto ampio) e alle cascate gratuito.

Spiagge:

Marina di Alberese**:
Se si va in auto, conviene andare la mattina presto perché il parcheggio ha un numero di posti limitato. Per accedere al parcheggio si deve superare la sbarra elettronica posizionata a un paio di chilometri dal mare. Non si ritira il biglietto. Al momento di pagare (la cassa è posizionata vicino alla sbarra) occorrerà digitare il numero della targa del veicolo. La tariffa del parcheggio è di 1,5 euro all'ora. Superata la sbarra si prosegue lungo una strada che attraversa il Parco Naturale della Maremma** e che conduce al parcheggio posizionato a pochi passi dal mare. La strada è costeggiata dalla pista ciclabile. In alternativa, si può utilizzare il servizio di navetta:








La spiaggia si caratterizza per la presenza di tronchi e di "costruzioni" (simil totem e capanne) fatte con i rami intrecciati. Noi ci siamo accampati in una di queste capannine.




Le Marze, tra Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto. Tanta spiaggia libera, un po' scomodo l'accesso (si parcheggia in due piccoli parcheggi lungo la statale che collega Castiglione a Marina di Grosseto) e poi si attraversa a piedi la pineta.

Marina di Grossetto, simile alle Marze (è lo stesso tratto di mare), ma più comodo l'accesso (parcheggio a pettine lungo la statale, non molto distante dalla spiaggia).



Ristorante consigliato (anzi, consigliatissimo):




Ristorante La rimessa, Montorsaio. Elevata qualità degli ingredienti, grande passione del proprietario per la cucina, eccellente rapporto qualità-prezzo.




Cat

venerdì 18 settembre 2009

Plumcake all'Orodoro


La raccolta di Ricette contro il caldo anche per chi ama il caldo non è andata in porto. Però volevo ringraziare i ragazzi della Trattoria per essersi ricordati della raccolta e per avermi inviato una ricetta. Contraccambio con questo buonissimo plumcake all'Orodoro, un vino bianco dolce sardo di uve stramature.
Ingredienti
4 uova
125 g di farina 00
125 g di fecola di patate
250 g di zucchero
100g di burro morbido
1/2 bustina di lievito
100 g (1 bicchiere) di Orodoro o Vin santo o Passito
Preparazione
In una terrina capiente, montare con le fruste elettriche lo zucchero e 4 tuorli fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere il burro morbido. Azionare nuovamente le fruste. Setacciare nel composto la farina, la fecola e il lievito. Azionare le fruste. Aggiungere il vino. Azionare le fruste.
Montare a neve ben ferma 4 albumi. Aggiungere gli albumi al composto e incorporare delicatamente con un cucchiaio di legno con movimenti dall'alto al basso.
Versare in uno stampo da plumcake foderato con carta forno. Spolverare la superficie con zucchero semolato.
Infornare a 180° per 40 minuti. Lasciare raffreddare e sformare.
Cat

giovedì 10 settembre 2009

Il cornicione di Ciro


Nel numero di agosto di Sale&Pepe mi sono segnata almeno una quindicina di "farò" Qualcuno si è già trasformato in "fatto", come questa pizza dal cornicione a sorpresa. Il Ciro in questione è di uno dei padri della pizza napoletana, della pizzeria Ciro a Santa Brigida. Golosa come sono, penso che la prossima volta farcirò il cornicione con qualcosa ancora di più saporito.


Ingredienti

Pasta per pizza

ricotta morbida

polpa di pomodoro

mozzarella

basilico

origano

olio evo

sale



Preparazione

Stendere la pasta in una teglia rotonda unta d'olio facendola sbordare leggermente oltre il bordo della teglia.

Spezzettare finemente le foglie di basilico e amalgamarle con la ricotta. Inserire il composto in una tasca da pasticciere.

Stendere un cordone di ricotta/basilico lungo il bordo della pizza, poi ricoprire con la pasta che sborda e sigillare con le mani bagnate.

Farcire la pizza con il pomodoro, le foglie di basilico, l'origano e un filo d'olio.

Infornare a 230° per 10 minuti. Poi, aggiungere le fettine di mozzarella e cuocere per altri 5 minuti.

Cat

venerdì 4 settembre 2009

Buon compleanno, Afrodita! Forse è proprio perché stiamo invecchiando che parlo di biscotti di Natale a settembre. Meglio festeggiare con del gelato!

Afrodita, siamo a due. E sono contenta che tu ci sia. Svuotata la latta dei biscotti che mi fanno pensare al Natale, meglio rinfrescare la mente, prima che si perda in una carrellata dei best and worst moments dell'ultimo anno, con del buon gelato... industriale. Finché la gelatiera non riuscirà a trovare un posto fisico in questa casa caotica, confesso di preferire, spesso, del buon gelato industriale a del finto gelato artigianale.



Cialde dorate

da Sale&Pepe agosto '09 p. 86


Ingredienti

100 g di farina

70 g di burro

200 g di zucchero a velo

2 albumi (ricetta salva albumi)

sale



Preparazione

Lavorare il burro in una ciotola finché diventa cremoso. Aggiungere lo zucchero a velo, un pizzico di sale, la farina e gli albumi (così come sono, non montati a neve). Mescolare bene fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.

Scaldare il forno a 200° C. Foderare la leccarda del forno con un foglio di carta forno. Disegnare con una matita sul foglio dei cerchi (aiutandosi con un bicchiere) distanziati. Girare il foglio in modo da vedere il contorno dei cerchi in trasparenza. Riempire ogni dischetto con un cucchiaino di impasto. Stendere l'impasto con il dorso del cucchiaino all'interno del cerchio disegnato.

Cuocere per 6-7 minuti, fino a quando le cialde diventano dorate. Lasciare raffreddare. Da usare per decorare le coppette di gelato oppure come "sandwich".



Cat

mercoledì 2 settembre 2009

Promemoria per i biscotti di Natale


Sì, sono decisamente in anticipo, ma, smemorata come sono, meglio appuntarmi questa idea adesso che mi è venuta in mente e, disordinata come sono, meglio scriverla qui nel blog anziché su un fogliettino che andrebbe sicuramente perso.
Biscotti di pasta frolla freddi---> inzuppo veloce della superficie del biscotto nell'Alchermes---> passaggio nello zucchero semolato.
Cat
Per Cla: Quest'anno niente mani nella farina e mattarello! Ci rifaremo (eccome!) con il Biscuit Day 2010! TVB

martedì 1 settembre 2009

Pasta piccantina e croccantina


Un primo veloce copiato da Sale&Pepe di agosto (dove, oltretutto, ho trovato tre ricette deliziose di dolci con gli albumi che voglio sperimentare quanto prima), di quelli che si preparano giusto negli 8 minuti in cui cuoce la pasta.
Io sono andata, questa volta, ad occhio, non ho pesato nulla, ma vi riporto le grammature indicate dalla rivista.

Ingredienti per 4 persone:
320 g di spaghetti
80 g di olive nere denocciolate
30 g di capperi (io non li ho messi)
un peperoncino fresco (io ne ho usato un pezzetto di uno secco)
un mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
40 g di pane secco
olio extra vergine d'oliva
sale

Preparazione

Mettere sul fuoco la pentola per cuocere la pasta.
Nel frattempo: tritate le olive (ed, eventualmente, i capperi) e, separatamente, il prezzemolo, l'aglio e il peperoncino.
In una padella unta d'olio, grattugiate il pane secco, facendolo dorare per qualche minuto. Poi mettetelo da parte.
Nella stessa padella, aggiungete il trito di prezzemolo, aglio e peperoncino e le olive. Lasciate insaporire per qualche minuto e poi aggiungete anche il pane tritato.
Scolate la pasta e fatela saltare per qualche istante nella padella con il condimento.



Cat

lunedì 17 agosto 2009

Crostatine mediterranee



Tartelletes au chèvre
et aux lègumes du Sud


da Moules et mini-moules, Clorophyl Editions



Ingredienti per 6 persone

500 g di pasta brisée

1 melanzana violetta grande

3 zucchine

1 peperone rosso

1 peperone giallo

6 formaggi piccoli di capra (vedi reparto formaggi francesi all'Auchan)

olio extra vergine di oliva

(6 rametti di rosmarino per decorare)

Riso o legumi secchi per la cottura in bianco

Sale



Preparazione














Cat

lunedì 10 agosto 2009

Flan di zucchine dal mio quaderno

Stavo pensando... perché non mi appunto le ricette nel blog così come faccio sui miei quadernini di cucina?
.-
Ingredienti:
400 g di zucchine piccole
100 g di robiola
1 dl di panna fresca
3 uova
20 g di grana padano grattugiato
burro per gli stampini
sale, pepe, noce moscata

Ricetta presa da Il Meglio di Sale&Pepe, Polpette e Polpettoni, p.88
-.-
Nota1: Gli stampini vanno cotti in forno a bagnomaria. Io ho utilizzato il forno statico, ma la prossima volta userò il forno ventilato, perché con il forno statico ho prolungato il tempo di cottura di almeno 10 minuti.
-.-
Nota2: Un'idea in più: tostate delle fette di pancarré e ricavate dei dischetti larghi come la base degli sformatini. Sformate i flan sui dischetti di pane.


Cat

giovedì 6 agosto 2009

Polpettine di merluzzo al forno per far mangiare il merluzzo ai bambini... anzi, ai mariti


Prima dell'arrivo della piccola, il pesce entrava generalmente in casa sottoforma di carpacci sottovuoto o di rettangolini impastellati. Alla faccia del chilometro zero, ahimé. Adesso abbiamo fatto la conoscenza di sogliola e platessa (beh, una conoscenza un pochino superficiale visto che non ho ancora capito quale sia la differenza tra le due. Un deja vu del post su alice e sardina). La piccola li mangia di gusto. Alla faccia del papà diffidente che di mangiare il pesce preparato da me non ne vuole proprio sapere. E così come si frulla la verdura per far mangiare il minestrone ai bambini mangio-se-non-vedo (eccomi all'appello), allo stesso modo si può nascondere il pesce in innocue e invitanti polpettine.
-.-
La ricetta è tratta da Il meglio di Sale&Pepe, Polpette e polpettoni (p.60), anche se ho modificato le quantità degli ingredienti.
-.-
-.-
Ingredienti per una trentina di polpette
350 g di filetto di merluzzo (500 g nella ricetta originale)
350 g di patate
1 uovo (2 nella ricetta originale)
(1 spicchio d'aglio nella ricetta originale)
1 mazzetto di prezzemolo
pangrattato (100 gr di pancarré privato della crosta nella ricetta originale)
olio extra vergine di oliva
sale
(noce moscata e pepe nella ricetta originale)
-.-
Preparazione
Lavate le patate; mettetele in una pentola con acqua fredda e fatele cuocere finché non diventano tenere. Scolatele, passatele ancora calde nello schiacciapatate e lasciate raffreddare.
Tagliate il filetto di pesce a cubetti che frullerete insieme all'uovo, al prezzemolo tritato (potete tritare in precedenza il prezzemolo con l'aglio) e alla noce moscata (io non l'ho messa).
Aggiungete la purea di patate e il sale (e pepe) e amalgamate bene.
Foderate una teglia con carta forno. Inumidite le mani e formate delle polpettine ovali; passatele nel pangrattato (o nel pancarré tritato) prima di disporle sulla teglia.
Irrorate il tutto con un filo d'olio e infornate in forno già caldo a 180° per 20 minuti.
Cat

lunedì 3 agosto 2009

Agriturismo Villa Cru, Valle dell'Aso, Piceno

Mentre la scorsa estate ci siamo lasciati guidare dal profumo della lavanda e della macchia mediterranea della Provenza, dai corsi d'acqua del Lot e dai morbidi profili dei vulcani dell'Alvernia, quest'anno abbiamo scelto una di quelle vacanze in cui non lasci i vestiti in valigia perché "tanto tra qualche giorno ripartiamo". E siamo approdati qui, nell'agriturismo Villa Cru. E il signore Villa Cruciano un pochino mi sembra di conoscerlo anch'io. Perché questo agriturismo è pregno dell'amore di tutte le persone che questa terra l'hanno amata davvero. La valle dell'Aso, un piccolo gioiellino verde accucciato placidamente tra il bailamme di Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto.


La generosità dei proprietari dell'agriturismo è sorprendente. Ci hanno accolto a braccia aperte, offrendoci i frutti della loro terra e la loro compagnia.


Con tenacia hanno ristrutturato i vecchi casolari facendone degli appartamenti e delle camere per gli ospiti e hanno dato vita a una splendida piantagione di kiwi. Nella foto, Patrizio con i Jingold, i kiwi dalla polpa gialla.

Agriturismo Villa Cru
di Villa Patrizio e Noris
s.s.via s. Luca, 663020 Ortezzano (Fermo)
Tel : +39 0734 779331
Mobile : +39 338 7687958
Email : info@agriturismovillacru.it
Sito:http://www.agriturismovillacru.it/

E a 20 km dall'agriturismo il mare, dove siamo arrivati attrezzati di paletta, secchiello e salvagente...

Cat

Il blog rialza la saracinesca!


sabato 11 luglio 2009

Merano e dintorni


Ricotta e marmellata, that's it!


Ingredienti:
120 g di biscotti
100 g di burro
2 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaio di zucchero a velo
300 g di ricotta fresca
120-150 g di marmellata di amarene
10 g di gelatina
Preparazione
Fondete a bagnomaria il burro. Lasciatelo raffreddare.
Tritate nel mixer i biscotti insieme al cacao e allo zucchero a velo. Unite il burro raffreddatto (prima che torni solido) al composto di biscotti e mescolate. Versate il composto in uno stampo a cerniera foderato di carta forno e compattate bene sul fondo con le mani. Mettete in frigo per 30 minuti.
Passate al setaccio la ricotta.
Lasciate ammorbidire la gelatina in acqua fredda per una decina di minuti. Strizzatela e fatela sciogliere a fiamma dolce insieme a un cucchiaio di marmellata. Mescolate insieme la ricotta, la marmellata e la gelatina sciolta.
Versate il composto sulla base di biscotti e rimettete la torta in frigo per almeno un'ora.
Sformate e servite. Guarnite con ciuffetti di menta.
Cat

Torta di carote

Ingredienti per una teglia da 22 cm 80 g di burro fuso lasciato raffreddare 80 g di mandorle tritate con un cucchiaio di zucch...