
Pare che le sue origini risalgano a circa il X sec. a.C., all’epoca della civiltà Fenicia, quando i mercanti durante le loro navigazioni erano soliti consumare ciambelle scure di grano ammorbidite con acqua di mare e insaporite con olio d’oliva.
La frisella è sopravvissuta nel corso dei secoli non solo grazie alla sua bontà, ma anche per ragioni economiche. In passato una pagnotta si conservava per oltre una settimana, e gli eventuali avanzi non venivano gettati, ma fatti abbrustolire nei forni o sulla brace del camino.
Al momento di essere consumati, questi tozzetti di pane erano inumiditi con una spruzzata d’acqua, e conditi con olio e verdure, oppure spolverati di zucchero."
Le friselle ci risolvono spesso le cene....io ne vado pazza! Ne mangio almeno due tutte le volte! In pochissimi minuti si riesce a mettere in tavola dei piccoli "capolavori" che fanno una gran scena e sono gustosissime!
Io da "padana" le ho scoperte da pochissimo tempo, ma la mia socia che si è sposata un pugliese è una vera maestra nei condimenti per le friselle....non solo, mi ha informata che oltre quelle tradizionali, se ne possono trovare anche di farina integrale, di farro e di soia!
Noi, dopo averle bagnate un pochino, le abbiamo condite con del pomodoro (precedentemente condito con olio, sale e pepe), cipolla tagliata fine, fettine di speck, fettine di sottilette, olive taggiasche e una bella grattata di parmigiano grattuggiato fresco.
beh...allora cara imma una volta le devi fare quelle tipche napoletane...cosi le vediamo anche noi!!!!
RispondiEliminale friselle, più roba ci metti e più sono golose!!! ;-)