Sciogliere il lievito sbriciolato con lo zucchero in mezzo dl di acqua tiepida. Aggiungere 100-110 gr di farina (la ricetta originale prevede 4 cucchiai) e impastare. Unire un pizzico di sale e continuare a lavorare il panetto. Coprirlo con un foglio di pelliccola o con uno strofinaccio e lasciare lievitare in un luogo tiepido per 45 minuti.
mercoledì 31 ottobre 2007
Per la festa di Ognissanti: gattò di Santa Chiara (anche Club Sale&Pepe)
Sciogliere il lievito sbriciolato con lo zucchero in mezzo dl di acqua tiepida. Aggiungere 100-110 gr di farina (la ricetta originale prevede 4 cucchiai) e impastare. Unire un pizzico di sale e continuare a lavorare il panetto. Coprirlo con un foglio di pelliccola o con uno strofinaccio e lasciare lievitare in un luogo tiepido per 45 minuti.
lunedì 29 ottobre 2007
Focaccia dolce con uva fragola
olio evo- 5 cucchiai
zucchero di canna- 150 g
Per prima cosa fate la pasta per la focaccia (io ho usato la mia solita MdP, utilizzando il programma solo dell'impasto, che dura 1 ora e 30 minuti).
sabato 27 ottobre 2007
Torta di rose salata
Insieme alla torta di rosa salata (oltre a vari salumi piacentini e bollito di manzo e cappone con mostarda) abbiamo mangiato:
Anolini in brodo
Cheesecake
Torta al cioccolato con ripieno di crema di nocciole e panna montata
Cat
giovedì 25 ottobre 2007
Tiramisù macrobiotico!!!
Ingredienti:
1 confezione di biscotti secchi,
1 pacco di gallette di riso,
latte di riso q.b.,
un pizzico di vaniglia,
1 vasetto di amasake di riso,
2 cucchiai di farina di mandorle,
2 cucchiai di crema di mandorle,
caffè di cereali solubile.
Bagnate i biscotti e le gallette con il caffè precedentemente preparato con il solubile e il latte di riso.
Frullate l'amasake, la crema di mandorle e la farina di mandorle ottenendo una crema densa.
In una terrina disponete i biscotti bagnati, ricopriteli di crema e continuate così alternando biscotti e gallette per due o tre strati, finendo con la crema.
Lasciate riposare in frigo per alcune ore e servite guarnendo con granella di nocciole.
sabato 20 ottobre 2007
Torta della Madonna (ovvero Torta di Compleanno di Mio Fratello)
Ci sono cose che in una famiglia si tramandano di generazione in generazione. Può essere un copriletto fatto ad uncinetto da una nonna, può essere una scatola piena di lettere o può essere una ricetta scritta su un foglio di quaderno:
Per la pasta:
500 gr di farina 00
500 gr di fecola
450 gr di zucchero
450 gr di burro morbido
7 tuorli
2 bustine di lievito per dolci
Per il ripieno:
500 gr circa di marmellata di albicocche
cacao
250 gr di mandorle
2 albumi
150 gr di zucchero a velo
amaretti
liquore Alkermes (o altro liquore dolce)
Preparazione
Preparare la pasta amalgamando burro morbido, tuorli e zucchero. Poi aggiungere farina, fecola e lievito. Metterla in frigo a riposare per qualche ora o anche per tutta la notte. Tritare le mandorle e farle tostare in una padella con un cucchiaio di zucchero e una noce di burro. Lasciare raffreddare.
Montare 2 albumi insieme a 150 gr di zucchero a velo e poi aggiungere le mandorle tritate.
Prendere la pasta e procedere come segue:
1 - foderare una tortiera con uno strato di pasta (la pasta è delicatissima quindi non preoccupatevi se si rompe) cercando di salire lungo i bordi;
2- stendere uno strato di marmellata di albicocche
3- stendere uno strato di pasta
4- stendere la fiocca con le mandorle
5- ricoprire tutta la superficie con gli amaretti inbevuti nell'Alkermes
6- stendere un ultimo strato di pasta.
Infornare a 160° per un'ora.
La torta della foto è una Torta della Madonna in miniatura poiché ho dimezzato le dosi della pasta. In realtà la torta deve essere alta il doppio rispetto a quella della foto (quindi gli strati di pasta non devono essere sottili, ma devono essere spessi almeno 1 cm).
Cat
giovedì 18 ottobre 2007
Polpettine verdi
Ingredienti per 4 persone:
200-300 gr di spinaci; 200-300 gr di erbette o biete; 2 uova; 160 gr di mollica di pane fresco; 30 gr di grana grattuggiato; maggiorana; farina bianca
400 gr di polpa di pomodoro a pezzetti; mezza cipolla; un pizzico di zucchero; olio, sale, pepe
Preparazione
Tritate la mollica nel mixer. Impastatela con le uova e il formaggio grattuggiato.
Lavate le erbette e gli spinaci e cuoceteli con la sola acqua del lavaggio e una presa di sale per 3-4 minuti. Scolateli, strizzateli e tritateli.
Mescolate le erbette e gli spinaci con il composto di pane, uova, grana, la maggiorana, il sale e il pepe. Formate delle polpettine, passatele nella farina e fatele rosolare in una padella unta d'olio evo per una decina di minuti (oppure fatele friggere in abbondante olio caldo per 5 minuti).
Tritate la cipolla e fatela imbiondire in una casseruola con un po' di olio evo. Aggiungete il pomodoro, un po' d'acqua, una presa di sale e lo zucchero. Cuocete la salsa per circa 30 minuti.
Adagiate un po' di salsa sul fondo del piatto, appoggiatevi sopra le polpettine e servite.
mercoledì 17 ottobre 2007
Crumble di frutta
E' un piatto da mangiare subito o comunque in giornata, perchè altrimenti i fiocchi si ammorbiscono e perdono la loro caratteristica croccantezza.
Ho tagliato a pezzetti una mela, una pera e una banana, poi ho aggiunto dell'uvetta ammollata e delle mandorle a pezzetti. Ho distribuito il tutto su una teglia da forno.
A parte ho sbriciolato con le mani dei fiocchi di cereali misti, gli ho aggiunto del malto di mais e un filo di olio di mais e delle scagliette di cioccolato. Dopo aver mischiato con le mani ho distribuito il composto sulla frutta nella teglia.
Infornare a 180° per una ventina di minuti o comunque fino a quando il tutto risulterà croccante.
Discorso di Steve Jods a Stanford, 12 Giugno 2005 - STORIA TRE
A 17 anni lessi una frase che diceva all'incirca così: "Se vivete ogni giorno della vostra vita come se fosse l'ultimo, un giorno o l'altro avrete sicuramente ragione". Mi impressionò profondamente e, da allora, per tutti questi 33 anni, ogni mattina mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto: "Se fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare proprio quello che ho in programma di fare?" Tutte le volte che mi sono risposto di no per troppi giorni di seguito, ho saputo che era il momento di cambiare qualcosa.
Ricordarmi che prima o poi sarei di sicuro morto è stato il mio strumento più prezioso per compiere le scelte importanti della mia vita. Perchè le aspettative degli altri, l'orgoglio, la paura di esporsi alla vergogna e di fallire, tutto questo sparisce di fronte alla morte e rimane soltanto cià che conta davvero. Ricordarsi che si deve morire è il modo migliore che conosca per evitare la trappola di credere che abbiamo qualcosa da perdere. Siamo già nudi. Non esistono ragioni per cui non seguire il proprio cuore.
Circa un anno fa mi hanno diagnosticato un cancro. Feci una TAC alle 7 e mezza della mattina: il tumore al pancreas era lì, evidente. Io non sapevo neanche cosa fosse il pancreas. Il medico mi disse che era quasi sicuro che fosse un tumore incurabile e che mi rimanevano da vivere tre o al massimo sei mesi. Mi disse di andare a casa e sistemare le mie cose, che nel codice dei medici, significa: preparati a morire. Significava: trova un modo per dire in pochi mesi ai tuoi figli tutto quello che avresti voluto dire loro nei prossimi dieci anni. Significa: sii certo di aver sistemato tutto per bene, per semplificare al massimo le cose della tua famiglia. Significa: vai a salutare le persone che vuoi salutare.
Trascorsi tutta la giornata in compagnia di quella diagnosi. Poi, la sera, feci una biopsia, ovvero mi infilarono un endoscopio in gola, che attrversava lo stomaco e l'intestino e infilarono un ago nel pancreas per prelevare poche cellule tumorali. Ero sotto anestesia, ma mia moglie, che era lì, mi ha detto che quando videro le cellule al microscopio i medici iniziarono a piangere perchè il mio era una forma rarissima di tumore al pancreas curabile con un intervento chirurgico. Sono stato operato e ora sto bene.
E' stata l'occasione in cui mi sono avvicinato di più alla morte e spero che rimanga tale ancora per qualche decennio. Essendo sopravvissuto a questo, sono ancora più sicuro della certezza di quello che dico, rispetto a quando la morte era soltanto un concetto utile ma puramente astratto.
Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso, non vogliono morire per andarci. Però la morte è proprio la nostra comune destinazione. Nessuno ne è mai sfuggito. Ed è esattamente così che le cose devono andare, perchè la morte è la più grande invenzione della vita. E' il più potente agente di cambiamento della vita. Spazza via il vecchio per lasciare posto al nuovo. Adesso, in questo momento, il nuovo siete voi ma un giorno, non troppo lontano, comincerete a diventare il vecchio e sarete spazzati via.
Il vostro tempo è limitato, non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare da nessun dogma, ovvero non vivete prigionieri delle conclusioni di un pensiero altrui. Non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri soffochi la vostra voce interiore. E, soprattutto, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e il vostro intuito. Sanno già, a modo loro, ciò che volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario.
Siate affamati. Siate sconsiderati. Ho sempre voluto esserlo. E adesso, che vi state laureando per iniziare qualcosa di nuovo, auguro lo stesso a voi.
lunedì 15 ottobre 2007
Torta Bertolina (con uva fragola)
600 gr.di uva fragola,
a piacere aggiungere delle gocce di vaniglia
giovedì 11 ottobre 2007
Gusto balsamico
mercoledì 10 ottobre 2007
Club S&P: Spezzatino di pollo alle mandorle e pinoli
Questa meravigliosa ricetta l'ho presa dal numero di Sale & Pepe di ottobre: è una ricetta veloce ed estremamente gustosa. Io, poi, adoro gli abbinamenti di sapori salati con ingredienti dolci.
Gli ingredienti sono per 4 persone:
2 scalogni
800 gr petto di pollo
farina
mezzo bicchiere di brodo
una bustina di zafferano
60 gr mandorle
60 gr di pinoli
80 gr di prugne secche snocciolate
20 gr di burro
olio evo
sale e pepe
1.Tritate gli scalogni e riducete le prugne secche a pezzettini. Scaldate il burro e 2 cucchiai d'olio in un tegame, unitevi gli scalogni e fateli soffriggere finchè saranno appassiti, poi toglieteli dalla pentola e teneteli da parte.
2.Tagliate il petto di pollo a pezzetti, infarinatelo, quindi rosolatelo nel tegame fino a che sarà ben dorato. Unite al pollo il soffritto di scalogno, le mandorle, i pinoli e mescolate bene il tutto per fare insaporire; poi bagnate con il brodo e lasciate cuocere a fuoco dolce per 15 minuti.
3. Prelevate un mestolino del fondo di cottura e stemperatevi lo zafferano.
Aggiungete al pollo le prugne secche e lo zafferano, mescolate e cuocete per altri 5 minuti. Regolate di sale e pepate.
Trasferite lo spezzatino nei piatti individuali, guarnite, se vi piace, con prezzemolo tagliuzzato e una spolverizzata di zafferano e servite.
Il pollo è piaciuto molto ai miei commensali, l'unica variante che avrei apportato (e che apporterò la prossima volta) è quella di aggiungere del curry alla farina per l'impanatura del pollo per renderlo più saporito.
Tulip inoltre chiede nel regolamento, che venga detto quale sezione della rivista è piaciuta di più e quale di meno. Bene, ho apprezzato moltissimo la sezione del tema del mese dedicata all'uva, mentre quella che mi ha interessato meno è stata quella sul pesce azzurro.
martedì 9 ottobre 2007
Discorso di Steve Jods a Stanford, 12 Giugno 2005 - STORIA DUE
Sono stato fortunato. Sono riuscito a fare, molto presto nella vita, qualcosa che amavo fare. Woz e io abbiamo fondato la Apple nel garage dei miei genitori quando avevo 20 anni, Abbiamo lavorato come pazzi e dopo dieci anni la Apple da società di due persone, noi, era cresciuta fino ad essere un'azienda da 2 miliardi, con più di 4000 dipendenti. Avevamo lanciato sul mercato la nostra crezione più geniale - il Macintosh - soltanto da un anno e io ne avevo appena compiuti 30.
E' stato allora che mi hanno licenziato. Come fanno a licenziarti da un'azienda che hai fondato tu? Le cose sono andate così. La Apple cresceva, per questo avevamo assunto una persona che mi sembrava molto in gamba e che avrebbe dovuto guidare con me l'azienda. Durante il primo anno andò tutto bene, poi le nostre visioni del futuro cominciarono a divergere e alla fine rompemmo definitivamente.
Il consiglio di amministrazione decise di stare dalla sua parte. E cosi a 30 anni ero fuori. Molto pubblicamente fuori. L'unica cosa su cui avevo concentrato l'attenzione durante tutta la mia vita da adulto non c'era più. Ero distrutto. Per alcuni mesi non ebbi la più pallida idea di cosa fare. Mi sembrava di aver tradito le aspettative della generazione di imprenditori che mi aveva preceduto, di aver lasciato cadere il testimone proprio nel momento in cui me lo stavano passando. Mi incontrai con David Packard e Bob Noyce e mi scusai con loro per aver rovinato tutto in quel modo. Il mio fallimento era sotto gli occhi del mondo, pensai persino di scappare, di sparire. Ma poi, lentamente, cominciò ad emergere qualcosa dentro di me: ero ancora completamente innamorato del mio lavoro. Quello che era successo alla Apple non aveva per nulla intaccato la mia passione. Ero stato lasciato, ma ero ancora innamorato. Decisi di ricominciare.
In quel momento non potevo ancora saperlo o vederlo, ma i fatti mostrarono poi che essere licenziato dalla Apple fu la cosa migliore che potesse capitarmi. La pesantezza del successo fu sostituita dalla leggerezza del principiante: nessuna certezza su nulla. Ebbi la libertà necessaria per entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita.
Durante i cinque anni successivi fondai la NExT e la Pixar e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. La Pixar creò il primo film di animazione al computer della storia, Toy Story, ed è oggi lo studio di animazione che ha più successo nel mondo. Con un'abile mossa, Apple acquisì NExT, io ritornai in Apple e la tecnologia che avevamo sviluppato in NExT è il cuore della rinascita di Apple. Infine, Laurene e io abbiamo una bellissima famiglia.
So con certezza che non sarebbe successo nulla di ciò se io non fossi stato licenziato dalla Apple. Fu una medicina molto amara, ma credo il paziente ne avesse bisogno. Capita che la vita ti tiri una tegola in testa. Non bisogna perdere la fede. A spingermi, a continuare a farmi andare avanti, è stato l'amore per quello che facevo. Dovete trovare qualcosa che amate. Un lavoro che amate e una persona che amate. Il lavoro andrà a riempire una gran parte della vostra vita e l'unico modo per trarne soddisfazione è essere certi che si sta facendo un bel lavoro, producendo qualcosa di bello. Ma l'unico modo per produrre qualcosa di bello è amare ciò che si fa. Se non l'avete ancora trovato, continuate a cercarlo. Non vi accontentate. Come in tutte le questioni di cuore, quando lo troverete lo riconoscerete. E, come in tutte le relazioni che funzionano, le cose andranno sempre meglio con il passare del tempo. Continuate a cercare finchè non trovate. Non accontentatevi.
lunedì 8 ottobre 2007
Kuskusu (Meme: il mio cavallo di battaglia)
Ingredienti per 3-4 persone:
200-250 gr di cuscus precotto (sì, confesso, ho sempre usato il cuscus precotto, ma mi sono ripromessa di cercare quello non precotto e, prima o poi, di comprarmi una cuscussiera)
400 gr di carne di agnello
100 gr di ceci secchi
1 cipolla
4-5 carote
3 zucchine
3 cucchiai di passata di pomodoro
olio
zafferano, curcuma, cumino, coriandolo
Preparazione
Mettere in acqua fredda 100 gr di ceci secchi (devono rimanere a mollo almeno 8-12 ore).
Trascorse le 12 ore, sciacquare i ceci sotto acqua corrente e metterli in una pentola con abbondante acqua (non salata). Dal momento dell'ebollizione, far cuocere (a fuoco basso) per 2 ore e poi salare.
Tagliate la carne di agnello a bocconcini. Versate un po' di olio in una pentola e fatevi imbiondire la cipolla tagliata a fettine sottili. Aggiungete la carne e lasciate rosolare per qualche minuto. Aggiungere i ceci (precedentemente scolati), le diverse spezie e un litro d'acqua circa. Lasciate cuocere per 30 minuti.
Aggiungete anche le verdure (carote e zucchine) che avrete nel frattempo tagliato a pezzi piccoli (regolate eventualmente di sale) e la passata di pomodoro. Lasciate cuocere per altri 30-45 minuti.
15 minuti prima della fine della cottura della carne e delle verdure, preparate il cuscus (aggiungete un cucchiaio di olio al cuscus e sgranatelo con la forchetta. Portate ad ebollizione 250 ml di acqua salata, spegnete il fuoco e aggiungete il cuscus. Sgranatelo nuovamente con la forchetta e lasciatelo riposare 10 minuti coperto. Sgranatelo.)
Disporre il cuscus al centro di un vassoio e contornatelo con lo stufato di verdure, agnello e ceci. Irrorate con il liquido di cottura dello stufato e servite.
Cat
venerdì 5 ottobre 2007
Pasta integrale, tofu al basilico, olive, pinoli e basilico
E' una pasta semplice, veloce e sana. Io ho utilizzato della pasta integrale perché secondo il mio gusto personale si sposa molto bene al resto degli ingredienti...naturali.
Mettete a cuocere la pasta in acqua salata, facendo attenzione ai minuti, in quanto la pasta integrale si scuoce molto più in fretta di quella al grano duro.
Mentre la pasta cuoce preparate il condimento, tagliando a dadini un panetto di tofu al basilico, delle olive nere meglio se denocciolate - io non le avevo- dei pinoli precedentemente saltati in padella con un goccio di olio e del basilico fresco tagliato a listarelle.
Condite il tutto con un goccio di olio di oliva extra vergine e saltate tutto qualche minuto insieme alla pasta prima di servire.
mercoledì 3 ottobre 2007
Per gli amici MdP
E tutto questo finché non è arrivata lei: la mia macchina del pane, per gli amici mdp.
martedì 2 ottobre 2007
Crostata al cioccolato
Ingredienti per uno stampo da 26 cm
250 gr di farina 00
125 gr di burro
100 gr di zucchero
3 tuorli (oppure 1 tuorlo e 1 uovo intero)
1 pizzico di sale
150 gr di cioccolato fondente
1 dl di panna fresca da montare
1 uovo
qualche rametto di ribes
zucchero a velo
Preparazione
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato tritato con la panna. Lasciate intiepidire, unite lo zucchero e un uovo e amalgamate fino ad ottenere una crema liscia.
Stendete l'impasto in una tortiera da crostata (imburrata e infarinata), bucherrellatela con una forchetta e ricopritela con carta forno e fagioli secchi. Cuocete in forno per 20 minuti a 180°. Eliminate carta e fagioli e versate sulla pasta la crema al cioccolato. Rimettete nel forno per altri 15 minuti.
Lasciate raffreddare la torta e mettetela in frigo per un'oretta.
Decorate con i ribes (mettetene un mucchietto al centro) e spolverate con zucchero a velo.
lunedì 1 ottobre 2007
Il risotto della mensa
1 o 2 uova
Torta di carote
Ingredienti per una teglia da 22 cm 80 g di burro fuso lasciato raffreddare 80 g di mandorle tritate con un cucchiaio di zucch...
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Fronte Sale&Pepe di settembre. Dunque, sarde a beccafico. Il pangrattato ce l'ho, il formaggio anche, i pinoli userò quelli che mi h...
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Vigolo Marchese, pur essendo una piccola frazione (di Castell'arquato ), vanta una chiesa romanica e una torta i cui ingredienti, si nar...
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Deliziosa come marmellata, ma anche come dessert cremoso tiepido. Prossimamente vorrei provare a utilizzarla anche come dolcificante da...