Nonostante confesso di non essere riuscita a resistere alla tentazione di intagliare un ghigno sdentato in una piccola zucca che avevo in casa, la festa di Halloween mi scivola addosso con alquanta indifferenza.
E in questi giorni fatti di mazzi di crisantemi, voglio condividere la ricetta di un dolce tradizionale che viene preparato alla Vigilia del giorno dei morti nel paese di mia suocera, Deliceto, nel Subappennino meridionale: Li cicc cuott p' l'aneme 'li muort, ovvero il grano cotto in onore delle anime dei defunti.
Ingredienti
GranoIngredienti
Chicchi di melograno
Pezzetti di cioccolato
Gherigli di noci
Vincotto
Preparazione
Lavate il grano, scolatelo e mettetelo in una pentola di acqua fredda (il grano deve essere ricoperto abbondantemente). Dal momento dell'ebollizione, lasciate cuocere per 25 minuti. Lasciate raffreddare nella pentola senza togliere l'acqua (potete lasciarlo riposare anche tutta la notte).
Scolate il grano (in teoria l'acqua rimasta dovrebbe essere ormai poca), aggiungete pezzetti di cioccolato, chicchi di melograno e gherigli di noci. Versate il vincotto sopra al composto e mescolate.
Cat
un idea da spizzicare la sera davanti alla tv:-)baci imma e buona domenica
RispondiEliminaNon conoscevo assolutamente questa tradizione e questa ricetta. Davvero interessante, anche perché è vegan ;-)
RispondiEliminanon ho capito molto di questa ricetta, ma sono convinto che è buonissima
RispondiEliminaMa buona!!! particolarissima.... mo' me la segno!!!!
RispondiEliminaBacio
mi sono letta la storia di deliceto molto interessante,cosi come interessante e particolare la tua ricetta ciao
RispondiEliminaMi piace scoprire tutte queste tradizioni. Questa ricetta lo la conoscevo affatto, molto bella, colorata.
RispondiEliminaCiao
Alex
Non avevo mai sentito parlare di questo piatto (anche perchè se ne avessi sentito il nome forse avrei creduto che qualcuno mi stesse maledicendo! :D) Deve avere un sapore particolare e secondo me sarevve ottimo come ripieno per dolci
RispondiEliminaUn bacio grande e buona domenica
FRa
Per Dolci a gogo: Ciao Imma! Credo che questo dolce venga solitamente lasciato sul tavolo la sera della vigilia del giorno dei morti e poi mangiato il giorno successivo per commemorare i defunti.
RispondiEliminaPer Yari: Aggiungerei... involontariamente vegan ;)
Per Gunther: Ciao Gunther! Cosa non hai capito?
Per Maya: Il più è riuscire a trovare il grano. Bacioni!
Per Marcella: Sono felicissima che tu sia andata a vedere il sito del comune di Deliceto! Grazie!
che bello leggere queste tradizioni...non conoscevo nemmeno la ricetta:-) buona domenica
RispondiEliminaAnnamaria
non avevo mai sentito parlare di questa tradizione...ma vedere questa foto colorata e allegra è molto piacevole! :)
RispondiEliminaMa sai che è la prima volta che vediamo il grano utilizzato in un dolce...e pure l'uso del melograno è abbastanza raro!!
RispondiEliminaUn cucchiaio dopo l'altro...non avremmo problemi ad aiutarti a finire la ciotola!!!
un bacio
Wow! che idea originale! E poi con il melograno non faccio mai nulla...a parte gustarmelo tutto chicco dopo chicco...
RispondiEliminaletta ora e...già inserita nella lista delle things to do!!!buona domenica e complimenti per il blog! Sempre bello vedere due amiche condividere le propie passioni!
Mi piace molto questa preparazione, soprattutto per la melagrana con il cioccolato! Colori meravigliosi!
RispondiEliminaElga
ottima....mi sa che la provo subito!!....adoro la croccantezza del grano e se c'è cioccolato e melograno .....non deluderà il mio palato!!!
RispondiEliminaNon solo conosco questa ricetta ma mi nutro di essa almeno un paio di volte l'anno. E' la sua semplicità che mi ha conquistato. E' il Sud che offre le sue tradizioni e la sua semplice sapienza.
RispondiEliminaDetto tra noi: la suocera della nostra Cate è mia moglie. Detto tra noi.
davvero una ricetta ed una tradizione molto particolare che sconoscevo del tutto ;)
RispondiEliminawow questo è forse il piatto che più mi ha impressionato negli ultimi tempi ....non per la sua difficoltà ma per l'accostamento insolito degli ingredienti....e dire che è un piatto tradizionale! quant'è bella l'italia!
RispondiEliminaGioia ma che bontò e finezza di accostamenti!Davvero onore alla suocera!
RispondiEliminaBacioni
saretta
Mi sembra molto buona come ricetta!Complimenti! Claudia
RispondiEliminaChe bei colori!una bella idea :) Buon inizio settimana!
RispondiEliminaPer Alex: E io non conoscevo la tua zucca spaghettosa!
RispondiEliminaPer Fra: Fra, ti confesso che anch'io ho fatto una smorfia quando ho sentito il nome di questa ricetta. Ma ti assicuro che non si tratta di una maledizione!
Per unika: Grazie Annamaria!
Per Lo: Ciao Lo!
Per manu e silvia: Avete ragione, anch'io il grano l'ho sempre utilizzato nei primi piatti!
Per Castagna e Albicocca: Grazie mille per il vostro commento! Speriamo di ritrovarvi ancora qui!
Per Elga: E le noci? :)
Per lospaziodidea: E poi niente latticini!
Per Frator: Detto tra noi la suocera ha coltivato il mio gusto per le cose genuine ;)
RispondiEliminaPer Mirtilla: E a Palermo cosa si usa mangiare il giorno dei morti?
Per Vanessa: Grazie Vanessa, sono onorata per quanto hai scritto!
Per Saretta: Grazie Saretta! Bacione!
Per cla: Dovremmo fare un libro con le ricette delle suocere :)
Per nightfairy: Grazie fatina, niente biscotti pupù!
Adoro le tradizioni e questo piatto non lo conoscevo proprio! Grazie per averlo condiviso con noi!
RispondiEliminaCiaooo,
Aiuolik
In questa ricetta mi ci ritrovo, perchè è è semplice, anche se ricca.si potrebbe anche far assorbire tutta l'acqua,no?
RispondiEliminala foto è molto bella! ciao!
premietto per te ;)
RispondiEliminaEh...non lo so' cosi sembra buona..tocca che la prepari e mi inviti a provarla hahahaha
RispondiEliminaMolto bello il tuo blog.
Per Aiuolik:e Eh, lo so che in trattoria amate molto le tradizioni!
RispondiEliminaPer silvy: Grazie, Silvana! Sì, mia suocera mi ha detto che l'acqua viene assorbita praticamente tutta. Un bacione a te e a Claudia!
Per Mirtilla: :))
Per Dual: Grazie!!! Ben approdato su afrodita!!
Che nostalgia!
RispondiEliminaSono foggiana e anche a Foggia si usa preparare "Il grano dei morti" proprio così.
Purtroppo sono lontana da casa e non ho potuto mangiarlo.
E' quando ti allontani che le tradizioni acquistano più forza credo.
Grazie, anche perchè ho sempre pensato fosse una ricetta molto originale (non ho mai visto niente di simile) e dai commenti che ti hanno lasciato deve essere proprio cosi, sono contenta tu l'abbia fatta conoscere.
Ciao.
Ciao Pina! Il tuo messaggio mi ha riempito di gioia! Che bello ho trovato una foggiana doc come mio marito! Forza Foggia! Hai un blog? Un abbraccio, Cate
RispondiEliminaчтобы добавлять свои статьи, обязательно ли регистрироватся?
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